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Violino

Le lezioni individuali di 60’ si tengono una volta la settimana, idealmente divise in due parti per gli alunni più piccoli.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La base della metodologia seguita nel corso è quel felice connubio che nei primi anni del Novecento ha unificato la scuola franco-belga e quella ungherese-russa in una scuola globale, che ha portato alla ribalta i più grandi violinisti del recente passato e del presente. Particolare attenzione è rivolta ai nuovi metodi e testi che seguono ed arricchiscono lo sviluppo di questa sintesi.

Il violino è spesso considerato il più difficile degli strumenti. Questo deriva dal fatto che più di qualsiasi altro strumento vi è un contatto fisico che richiede far diventare lo strumento “parte del nostro corpo”. Non è facile per un principiante, specie se è un bambino, abituarsi ad un “organo” nuovo. Questo è il motivo per il quale è indispensabile, almeno nei primi due anni di studio, una frequenza alle lezioni di due volte la settimana, ad evitare che lo studente più giovane assuma posizioni scorrette. Il violino viene avvicinato al bambino usando soprattutto il gioco, le piccole sfide, la scoperta guidata della produzione sonora. Far vibrare in lui la corda che suona è il nostro obiettivo.

 

Insegnante: Uri Chameides

 

 

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